Sindrome premestruale: una scomoda realtà

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Sindrome premestruale: una scomoda realtà

Cos’è la sindrome premestruale

Un disturbo che colpisce molte donne, la sindrome premestruale, precede di alcuni giorni l’arrivo del ciclo mestruale, dove i suoi sintomi migliorano o scompaiono con il suo inizio.

Nonostante alcune donne non presentino questo problema per per molte di loro questo appuntamento mensile rappresenta un vero problema, caratterizzato da: dolori, malessere, instabilità emotiva, irritabilità, depressione.

A questi sintomi si aggiungono le difficoltà nelle relazioni interpersonali, per esempio un atteggiamento aggressivo con i propri familiari, litigi continui con il partner, essere impossibilitati a recarsi sul posto di lavoro, a causa delle accentuate variazioni del tono dell’umore.

La sindrome premestruale colpisce le donne in età fertile (dal 20% al 40%), interessando soprattutto le fasce culturali medio-alte, probabilmente perché più attente al proprio benessere.

Generalmente, la sindrome è più accentuata nei dieci giorni che precedono il ciclo mestruale, tende a peggiorare con il passare dei giorni, per scomparire gradualmente nel momento in cui arriva la mestruazione.

Può durare dai 10 ai 14 giorni, vale a dire, per chi ha cicli molto regolari di 28 giorni, dal sedicesimo giorno fino all’arrivo del ciclo mestruale: un periodo molto lungo, durante il quale la donna può manifestare anche un grande appetito.

Sintomi della sindrome premestruale

I sintomi psico-fisici che si manifestano subito dopo l’ovulazione possono essere molti e si differenziano diversamente da donna a donna, sia per l’intensità sia per la presenza multipla di più disturbi.

I sintomi possono arrivare in alcuni casi ad interferire con le normali attività della vita quotidiana rendendole impraticabili. Principalmente i sintomi che si riscontrano sono:

  • Fisici: mal di testa, gonfiore, dolori addome o pelvici, ritenzione idrica, aumento peso, dolori al seno, vampate di calore, acne;
  • Psichici: ansia, pianto immotivato, depressione, irritabilità, aggressività, variazioni del tono dell’umore, stanchezza, difficoltà a concentrarsi, fame isterica, perdita della libido.

Cause

Principalmente la responsabilità della comparsa dei disturbi è da attribuire ad una variazione dell’equilibrio ormonale, anche se non sembra sufficiente, ma che sia ipotizzabile anche un coinvolgimento di altri fattori.

Per esempio, alcune donne producono un eccesso di prolattina, ormone che se prodotto in quantità elevate potrebbe causare dolore al seno e ritenzione idrica.

La fame isterica prima prima del ciclo può essere attribuita ad una maggiore tolleranza e sensibilità all’introduzione degli zuccheri, e ciò spiegherebbe l’aumento di voglia di dolci e conseguentemente la possibile nascita di sensi di colpa.

Per quanto riguarda lo stato depressivo associato al periodo ovulativo, potrebbe attribuirsi ad una carenza della vitamina B6 ( produce serotonina, sostanza che entra in gioco nel controllo dello stato d’umore).

Trattamento

Spesso i medici consigliano l’utilizzo della pillola anticoncezionale allo scopo di controllare o almeno ridurre il disturbo. Esiste però anche un approccio non farmacologico con il quale è possibile gestire il problema e in alcuni caso addirittura risolverlo.

Questo approccio terapeutico prende il nome di METODO DIL. Mira allo scioglimento delle tensioni fasciali di particolari punti presenti a livello di tutto il corpo, ripristinando la corretta e fisiologica omeostasi tensionale della donna, riducendo o eliminando i disturbi causati dalla sindrome, ridonando benessere psico-fisico durante quei giorni, non rendendo così più necessario ricorrere ai farmaci o ad altri rimedi.

 

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