Ciclo mestruale: 3 cause di alterazione della periodicità

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Ciclo mestruale: 3 cause di alterazione della periodicità

A determinare la fertilità nella donna è sicuramente la ritmicità del ciclo mestruale. Esso però purtroppo può andare incontro a fenomeni di alterazione di questo ritmo, dovuti a condizioni particolari come ad ad esempio un forte periodo di stress che la donna sta attraversando.

Vediamo nel dettaglio quali sono le principali cause cliniche e i loro sintomi che causano l’alterazione della periodicità.

Polimenorrea e oligomenorrea.

Con il termine di polimenorrea si intende un’alterazione del ritmo del flusso mestruale, che arriva più volte in un mese (es. ogni 15 giorni). Il suo contrario viene chiamato oligomenorrea, ovvero quando il ciclo arriva dai 35 giorni in poi. Dopo 3 mesi consecutivi di assenza di mestruazioni si parla di amenorrea.

Amenorrea

L’amenorrea viene chiamata primaria quando le mestruazioni non sono mai comparse spontaneamente. Condizione rara, dovuta comunque alla presenza di difetti congeniti  o malformazioni dell’apparato genitale. Con il termine amenorrea secondaria  ci si riferisce quando le mestruazioni, presenti inizialmente, cessano per un periodo superiore ai 90 giorni.

La causa di questo fenomeno è l’assenza di ovulazione, dovuta come un peso non adeguato della donna. Troppa attività fisica, oppure ancora, cosa riscontrabile frequentemente al giorno d’oggi,  uno stile di vita con ritmi troppo stressanti.

Se si pensa che il fine ultimo del ciclo mestruale è sempre riproduttivo, si può comprende facilmente il perché dell’incidenza di questi fattori; se la donna non è in condizioni di concepire un altro essere vivente, il suo corpo salterà il ciclo (non producendo uovo e ciclo) o arriverà più volte in un mese.

Anche la sindrome dell’ovaio policistico potrebbe essere un’altra possibile causa dell’amenorrea secondaria; infatti in questa situazione clinica riscontriamo che il ritmo mestruale risulta alterato per l’assenza dell’ovulazione.

Attenzione: quando a trattarsi di questi disturbi risulti essere una donna sessualmente attiva, prima di effettuare gli accertamenti del caso è sempre importante escludere una possibile gravidanza in corso.

Una valida alternativa

Esiste un approccio non farmacologico con il quale è possibile gestire questi problemi e in alcuni caso addirittura risolverli.

Questo approccio terapeutico prende il nome di METODO DIL. Mira allo scioglimento delle tensioni fasciali di particolari punti presenti a livello di tutto il corpo, ripristinando la corretta e fisiologica omeostasi tensionale della donna, riportando equilibrio ritmico e corretta periodicità del ciclo.

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